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Acis è un personaggio minore della mitologia greca, citato negli scritti di Ovidio, noto soprattutto come amante della Nereide. Galatea e compare nel mito popolare di Acis e Galatea. Ecco la sua storia.
La storia di Acis e Galatea
Acis era un mortale, figlio di Fauno e della ninfa fluviale Symaethus. Viveva in Sicilia e lavorava come pastore. Conosciuto per la sua bellezza, catturò l'attenzione di Galatea, una delle cinquanta donne che lo avevano preceduto. Nereidi I due si innamorarono l'uno dell'altra e trascorsero molto tempo insieme in Sicilia.
Tuttavia, Polifemo, ciclope e figlio di Poseidone, era anch'egli innamorato di Galatea e geloso di Acis, che considerava suo rivale.
Polifemo complottò per uccidere Acis e alla fine ebbe un'idea: noto per la sua forza bruta, Polifemo sollevò un grosso masso e lo scagliò su Acis, schiacciandolo sotto di sé. Acis fu ucciso all'istante.
Galatea, in lutto per Acis, decise di creare per lui un ricordo perenne: dal sangue che scorreva di Acis, creò il fiume Acis, che sgorgava dalla base dell'Etna. Oggi il fiume è conosciuto come Jaci.
Significato di Acis
Sebbene questa storia sia popolare, è menzionata solo in una fonte: nel libro XIV dell'opera di Ovidio. Metamorfosi Per questo motivo, alcuni studiosi ritengono che si tratti di un'invenzione di Ovidio piuttosto che di una storia della mitologia greca.
In ogni caso, il soggetto di Acis e Galatea divenne molto popolare durante il Rinascimento e fu raffigurato in diverse opere d'arte visive e letterarie. Mentre esistono diversi dipinti e sculture di Galatea da sola, Acis è tipicamente raffigurato insieme a Galatea, che la corteggia, morente o morta.
Acis, da solo, non è conosciuto o importante, ma è conosciuto solo nel contesto di questa storia.